Tetralogia dell'Anima


PREFAZIONE ALLA TETRALOGIA DELL’ANIMA

 Questa Tetralogia scaturisce da una ricerca condotta, per un trentennio, con assoluta passione dagli autori. Essa peraltro non costituisce solamente la ripresentazione di notizie acquisite qua e là, ma si può dire che è la risultante di un vissuto vero e proprio di quelle esperienze che si troveranno descritte nelle pagine della stessa. Perché ciascuna affermazione è stata vissuta e sperimentata in prima persona dagli autori stessi.
Si è parlato di un trentennio, ma ciò è riduttivo, in quanto il risultato deriva da un’esperienza di 42 anni di vita in comune, dove l’unico obiettivo importante è stato quello di condividere sempre e solo l’amore. Certo, come in tutti i rapporti, ci sono stati dei momenti più o meno difficili, delle incomprensioni, ma nessuna di queste è mai riuscita a minare alla base il fondamento dell’amore. Mai è sorto il pensiero di scindere il rapporto per via di un eventuale disaccordo, ma proprio nel cercare di superarlo, il legame si è fatto più saldo e ancora una volta l’amore ha trionfato.
Le difficoltà in un rapporto derivano dalla necessità di accettare le diversità di opinioni, i modi di fare dell’altro che non ci soddisfano. Ma non basta la sola accettazione, occorre capire che le diversità sono le ombre che permettono di esaltare l’immagine; senza le ombre questa risulterebbe piatta e anonima.
Come 42 giorni rappresentano un intero ciclo archetipico, 42 anni possono rappresentare un ciclo archetipico annuale in quanto gli archetipi, come si potrà vedere dalle esposizioni seguenti, si attivano alternativamente caratterizzando Ere, secoli, anni e giorni. Purtroppo non ci è stata data l’opportunità di prolungare questo periodo con un nuovo ciclo, ma la vita ci ha riservato questo e già per questo gliene siamo grati.
Ci è stato insegnato che la “Santità consiste nel vivere e divulgare la propria esperienza.” Non ci reputiamo affatto santi, ma riteniamo che vivere e divulgare la propria esperienza sia un dovere fondamentale per ciascuno di noi.

Lo stesso Gesù ha detto:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli.[1]

E ancora:

Non li temete dunque, poiché non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che  ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.[2]

In questo particolare momento storico in cui i matrimoni si fanno e si disfano con tale facilità, abbiamo ritenuto opportuno divulgare questi scritti, poichè dagli stessi si può rilevare quanto sia importante l’unione di due anime per l’evoluzione di entrambe. Non conosciamo altre esperienze all’infuori di questa, ma riteniamo, in base al simbolismo archetipico, che sia difficile, se non impossibile, l’evoluzione dell’anima quando questa è privata della sua controparte.
Il lavoro è stato preparato proprio per sollecitare un fusione tra l’uomo e la donna, ma non è detto che non possa essere altrettanto illuminante per la singola persona che non ha avuto la fortuna di trovare, durante la vita, il partner adatto alla propria anima. D’altra parte tutto ciò che è qui espresso si può adattare benissimo al singolo, purchè questi abbia la purezza di intenti richiesta. Non conosciamo la conclusione che si prospetta in questo caso specifico, ma riteniamo che se la sua anima raggiungerà il mondo eterico carica d’amore, troverà quasi sicuramente in quella dimensione un’anima che possa farle da controparte, altrettanto sola e carica d’amore e che non aspetta altro di trovare una compagna con cui fondersi.
Non a caso, gran parte dei sacerdoti veramente ispirati, hanno una devozione particolare per l’archetipo femminile della Vergine e le religiose si dicono innamorate del Cristo. Se la purezza dei loro intenti è autentica, troveranno certamente nell’aldilà la possibilità di fondersi con una controparte ed incrementare in tal modo il numero degli Angeli.
Siamo perfettamente consapevoli che questo lavoro darà adito a critiche feroci da tutte le parti. I pragmatici ci accuseranno di utopie irrealizzabili ed inviteranno ad astenersi dalla lettura o almeno di considerarla il frutto di una follia senza alcun senso. Ma anche coloro che si pregiano di avere la conoscenza dei misteri superiori, derivata o meno direttamente da Dio, troveranno questi lavori degni del rogo in quanto eretici e forse anche blasfemi. Questo è il rischio che corriamo, ma se anche uno solo vorrà seguirci in questo itinerario dell’anima, in questo percorso verso quel luogo in cui la Terra finisce per lasciare il posto ad un nuovo mondo, allora sarà valsa la pena di aver compiuto tutto questo lavoro. La nostra esperienza sarà servita non solo a noi e non verrà più sprecata.
Si tratta veramente di un percorso, molto simile a quello che è il Cammino di Santiago, quello che porta a Finisterre, ai confini della Terra, per uscire dalla Terra stessa. Compostella significa Campus Stellae, il campo della stella, dove sarebbe stata rinvenuta, grazie ad una stella, la salma dell’apostolo Giacomo Maggiore, ma indica altresì la Via Lattea, il luogo archetipico di provenienza dell’umanità.
È un cammino che, al di là del traguardo da raggiungere, consente di pervenire, per chi è predisposto ed ha un cuore puro, ad una conoscenza di se stesso che solo in uno sforzo pari a questo, dove l’intento non cede neppure di fronte alle mille difficoltà che insorgono, può dare.
Così si cammina verso Occidente con il Sole al tramonto, verso la fine di un modo di essere, per raggiungere la verità che solo una ricerca interiore può dare. E San Giacomo è stato considerato, a ragione, il patrono degli Alchimisti, di coloro che cercano di portare a termine la Grande Opera Uomo. Grande Opera che non è quella di fare miscugli strani nelle  provette, bensì  quella  di  trovare  dentro di sé  quella  perla  che  è  la  sola  che  vale  la  pena  di  trattenere.  Questa  perla  è  la Conoscenza, la conoscenza di sé, del proprio destino di essere chiamati a divenire, non Figli di Dio come comunemente si auspica, ma Figli dell’Uomo così come il Cristo sottolinea spesso, specie nel Vangelo di Giovanni, per non venire chiamato Figlio di Dio, ma Figlio dell’Uomo. Il Figlio di Dio possiede la verità rivelata, il Figlio dell’Uomo ha penetrato questa verità e l’ha fatta propria, liberamente, senza costrizioni o condizionamenti. [3]

… ciò che la libertà divina crea si chiama “figlio di Dio”, ciò che la libertà umana crea si chiama “figlio dell’uomo”, risultato complessivo della mente e del cuore umani. In questa frase  c’è tutto l’amore divino per il cammino dell’uomo, per tutte le tappe evolutive, per tutte le potenzialità poste in germe in noi. C’è qualcosa che è ancora più caro al Cristo che non il figlio di Dio: è il figlio dell’uomo, perché il Figlio dell’uomo è tutta una conquista.[4]

Sarebbe stato nostro piacere poter percorrere fisicamente anche noi il Cammino di Santiago, ma purtroppo la vita non ci ha concesso questo privilegio; ci ha però dato la possibilità di compierlo all’interno di noi, riaprendo una vecchia strada da tempo abbandonata, ma che ha avuto la capacità di condurci alla meta. Questa strada, che ci è apparsa in una visione molti anni fa, ora è riaperta ed alla portata di quanti vorranno percorrerla, anche se non hanno la possibilità di farlo fisicamente sul Cammino di Santiago.
La Tetralogia consiste in quattro lavori che cercano di iniziare al simbolismo, partendo da concetti in un certo senso più semplici per giungere a quelli più complessi. Per questo è necessario che i volumi vengano letti in sequenza, anche se gli argomenti trattati parrebbero separati, indipendenti l’uno dall’altro. Al contrario essi conducono mano a mano il lettore ad assimilare i concetti di archetipo e di simbolo, a cercare di interpretare questi ultimi quando gli appaiono davanti, cosa che succede in ogni istante, ma che raramente si è in grado di comprendere. Essi parlano in un linguaggio purtroppo dimenticato, quello analogico, che è in grado di spaziare là dove quello logico non riesce a giungere. Solo per mezzo di entrambi è possibile pervenire alla Conoscenza che, ad uno solo, rimarrebbe assolutamente occultata.
Noi oggi siamo campioni di logica, ma abbiamo perso l’altro linguaggio; qui si cerca di rimetterne in moto l’espressività attraverso l’attivazione dell’emisfero destro del cervello, troppo spesso dimenticato e quasi atrofizzato.

La Tetralogia si compone ovviamente di quattro volumi.
Il primo volume:
PSICHE E ZODIACO
Genesi e sviluppo della Coscienza descritti dagli Archetipi Zodiacali
tratta il simbolismo degli Archetipi Zodiacali e il loro influsso sullo sviluppo della coscienza dell’essere umano. Il lavoro non riguarda solamente lo sviluppo della coscienza maschile, ma anche di quella femminile che possiede delle modalità sue proprie, un po’ diverse dalla prima.
Il secondo volume:
IL TAROCCO
Le vie evolutive verso il Sé
analizza e interpreta in chiave iniziatica il simbolismo degli Arcani  Minori  e  Maggiori dei Tarocchi, collegandoli alle varie dottrine antiche quali la Cabbala, il Modello Rosacrociano, la Teoria dei Chakra, nell’intento di scoprire quali vie iniziatiche ed evolutive gli stessi vogliono rappresentare.
Il terzo volume:
IL CENTRO
Alla ricerca del Paradiso Perduto
mettendo a confronto gli Archetipi Zodiacali con quelli illustrati nelle immagini dei Tarocchi, giunge ad evidenziare il cammino dell’uomo alla ricerca della propria evoluzione; evoluzione che permetta di superare quello che fu il castigo della caduta e consenta la risalita verso il Paradiso Perduto. Questa evoluzione è, a nostro avviso, possibile esclusivamente attraverso l’acquisizione della Conoscenza della propria origine e del destino a cui siamo chiamati. Solo in questo modo possiamo affrontare consapevolmente i vari ostacoli, le varie prove a cui la vita ci sottopone ed uscire dall’eterno ciclo di morti e rinascite, per cercare di far ritorno a quella Casa del Padre che è la nostra vera dimora.
Due Lemniscate ci guidano in questo percorso evolutivo e ci permettono di raggiungere il vero traguardo della vita. Traguardo che peraltro non esiste come conclusione di un percorso, ma che immette direttamente su di un’altra via, quella percorsa dagli Angeli. Allo stesso modo come a Finisterre non si conclude il Cammino di Santiago, ma si apre la nuova Via Lattea, che sarà tutta da percorrere da coloro che, lungo il Cammino, hanno veramente realizzato se stessi.
Il quarto volume:
LE LINEE DI FORZA PLANETARIE
La modificazione delle energie archetipiche zodiacali
determinata dagli archetipi planetari
nel rimarcare il collegamento esistente tra gli archetipi planetari, le immagini degli Arcani Minori dei Tarocchi e la struttura dell’Albero Sephirotico, mette in evidenza la tipologia delle energie a disposizione dell’uomo al fine di permettergli, attraverso la conoscenza delle stesse, di procedere in modo ottimale lungo il percorso evolutivo. Tale percorso, comune a tutti gli uomini e che si snoda lungo le lemniscate, possiede peraltro delle particolari linee di forza, linee energetiche che, quasi come mezzi di trasporto, permettono di personalizzare il proprio cammino in base alle specifiche caratteristiche di ciascun individuo.[5]

Esiste poi un quinto volume, o meglio un’appendice all’intera tetralogia:

L'ATTIVITA' DEGLI ARCHETIPI SECOLARI
La specifica caratterizzazione dei Secoli dell'Era dei Pesci
determinata dall’Archetipo Attivo
Si tratta solamente di una bozza, lo scheletro di una struttura che potrà e dovrà essere ampliato e integrato. È un tentativo di trovare, attraverso l’analisi dei simboli emergenti, l’influsso archetipico secolare, ma le notizie a nostra disposizione sono così scarse che non ci è stato possibile alcun approfondimento ulteriore, né la vita ci lascia spazio per ulteriori ricerche in questo senso. Riteniamo peraltro di aver lasciato una traccia per coloro che volessero approfondire l’argomento che, a nostro avviso, risulta alquanto promettente.Quest’ultimo lavoro potrebbe costituire come ricerca, quasi una sintesi, una verifica degli asserti dell’intera opera. In tal caso diverrebbe il punto centrale della Tetralogia, il centro della Croce, la Conoscenza del percorso evolutivo dell’Umanità, l’Anima collettiva della stessa.
Per concludere possiamo ribadire che tutto quanto è descritto è stato da noi sperimentato compresa l’immissione sul nuovo percorso degli Angeli. Grazie al Cielo la Grande Opera, a Due Vasi ci è riuscita, possiamo affermarlo con tutta sincerità, anche se non ci è possibile dimostrarlo concretamente, ma solo attraverso la nostra testimonianza che è riportata in questi scritti.
Sia lodato l’Altissimo, e siano lodati assieme il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; ma anche la Madre, perché senza il Suo apporto non sarebbe stato possibile il raggiungimento della nuova dimensione. Essa è la Conoscenza che deriva direttamente dalla somma delle esperienze vissute. Essendone il ricettacolo delle stesse, essa è in grado di predisporre il programma evolutivo per l’anima, necessario ad incrementare le esperienze indispensabili nel corso delle varie vite vissute.



s. michele  arcangelo
ispiratore di tutta l’opera
e alla cui protezione la stessa è stata affidata



[1] Matteo – V, 14-16
[2] Matteo – X, 26-27
[3] Peraltro, per evitare confusioni, nei vari contesti continueremo a parlare di Figli di Dio, intendendo con questo termine in effetti quello che è proprio del Figlio dell’Uomo, mentre, per quella che è la fase propedeutica a questa particolare evoluzione, riteniamo opportuno utilizzare la denominazione di “Bambini di Dio”, così come i bimbi umani hanno ancora bisogno della guida paterna e non hanno ancora una loro propria indipendenza.
[4] Pietro Archiati – Vangelo di Giovanni – pag. 130 – Seminario tenuto a S. Galgano dal 25/8 al 1/9/2001 – Il Tenario – Roma.
[5] È pure riportato il collegamento analogico con il simbolico percorso effettuato da Dante nel Paradiso e sono richiamate in esso anche le energie degli esseri spirituali, vale a dire dei governatori celesti dei vari Cieli, Arcangeli e Angeli.

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